Accertamento
La Cassazione su accertamenti bancari, dichiarazioni di terzo e deducibilità di componenti negativi
La presunzione di riferibilità dei movimenti bancari ad operazioni imponibili si correla ad una valutazione del legislatore di rilevante probabilità che il contribuente si avvalga di tutti i conti di cui possa disporre per le rimesse ed i prelevamenti inerenti all'esercizio dell'attività. Spetta poi al contribuente dimostrare l'irrilevanza tributaria delle somme movimentate ed imputate a prestiti o disponibilità accordate da terzi (nella specie, da un amico di famiglia). Con la recente sentenza n. 767, depositata il 14 gennaio scorso, la Corte di Cassazione fa il punto su accertamenti bancari, dichiarazioni di terzo e deducibilità dei componenti negativi.
(Sentenza Cassazione civile 14/01/2011, n. 767)
Non obbligatoria la richiesta del giudice al Fisco di uteriori elementi probatori
Con la sentenza 30 dicembre 2010, n. 26424, i giudici della Cassazione ribadiscono che il potere del giudice tributario di richiedere all'Amministrazione finanziaria ulteriori elementi su cui fondare la decisione è assolutamente discrezionale e non obbligatorio, giacché non è finalizzato a sopperire al mancato assolvimento dell'onere probatorio delle parti, le quali non possono dolersi dell'uso che il giudice ne abbia fatto (Cass. n. 8439/2004 e n. 7129/2003).
(Cassazione tributaria Sentenza 30/12/2010, n. 26424)
Modelli in regola fino al 26 gennaio
A causa di problemi tecnici del servizio per la presentazione telematica degli elenchi INTRASTAT, i relativi adempimenti in scadenza il 25 gennaio 2011 si intendono regolarmente eseguiti anche se effettuati entro il 26 gennaio 2011.
(Comunicato stampa Agenzia Dogane 25/01/2011, n. prot. 9259/RU)
Per la Cassazione l'incolpevole ignoranza apre la strada alla detrazione
La Suprema Corte, con la sentenza n. 1364 del 21 gennaio 2011, ha esaminato la complessa ed articolata fattispecie sostanziale con un approfondito excursus giurisprudenziale (sia di diritto interno che comunitario) per tentare di sintetizzare i principi relativi al corretto esercizio della detrazione nell'ambito di operazioni inerenti a meccanismi di frode dell'IVA, valutando quale contegno e quali oneri probatori incombono sul contribuente-soggetto passivo.
(Sentenza Cassazione civile 21/01/2011, n. 1364)
Studio professionale: illegittimo l'accertamento prima dell'ispezione delle scritture
È illegittimo l'accertamento dei confronti di uno studio professionale in contabilità ordinaria basato sugli studi di settore, nel caso in cui non sia stata effettuata l'ispezione del fisco che certifica l'inattendibilità dei documenti. Lo ha deciso la Corte di Cassazione nella recente sentenza n. 1213/2011, nell'esaminare il caso dei rappresentati legali e soci di uno studio professionale destinatari di un accertamento del reddito basato unicamente sullo scostamento dai risultati delle scritture contabili tenute dal contribuente.
(Sentenza Cassazione civile 20/01/2011, n. 1213)
Nessun commento:
Posta un commento